terapia manuale

Massaggio Terapeutico

Il massaggio terapeutico ha funzione rilassante, decontratturante, circolatoria e antinfiammatoria.
Riduce lo stress, regola l’attività ormonale, tenendo a bada ormoni come il cortisolo e la norepinefrina, dannosi per il sistema immunitario.
Per godere dei benefici delle sedute è bene organizzare un ciclo di massaggi e riceverli in sinergia con adeguate tecniche di esercizio fisico, rieducazione posturale, rieducazione respiratoria e corretta alimentazione.

Massaggio Sportivo

Il massaggio sportivo è indicato per gli atleti che intendono mantenere l’organismo in salute, accelerare il processo di defaticamento dopo lo sforzo o vogliono intervenire su muscoli o tendini. Lo si può ricevere prima di una gara, come preparazione, durante le pause della competizione o dopo, per attenuare la stanchezza. Di solito il massaggio sportivo viene praticato in concomitanza con lo stretching, per attenuare le conseguenze dovute a produzione di acido lattico, sciogliere crampi e tensioni muscolari, risolvere problemi di fibrosi muscolare e stiramento.

Strain Counterstrain - SCS

Lo Strain Counterstrain è un delicato approccio osteopatico che prevede un processo di riposizionamento neurologico passivo per orientare il corpo verso una specifica posizione più comoda. La tecnica consiste in un gentile sovrallungamento diretto nella direzione opposta al erroneo messaggio di stiramento. La diagnosi dello specialista che utilizza lo strain counterstrain (SCS) è guidata dall’identificazione di piccole aree specifiche di tensione nei tessuti di tutto il corpo, chiamate “tender points”(TP). 

Massaggio Linfodrenante

Questa tecnica viene utilizzata sia in campo estetico che in campo medico ed è stata ideata da un medico danese, Emil Vodder, negli anni Trenta; non a caso, il massaggio è anche noto come massaggio Metodo Vodder. Il medico notò che, tra i suoi pazienti, quelli che soffrivano di infezioni croniche delle vie respiratorie avevano i linfonodi molto ingrossati sul collo. Il massaggio mira a riattivare la circolazione della linfa per evitare accumuli di impurità

Bendaggio funzionale

Per bendaggio funzionale si intende un presidio di fisioterapia che, utilizzando bende adesive estensibili ed inestensibili opportunamente combinate, si propone di preservare singole strutture muscolo-tendinee capsulolegamentose da agenti patomeccanici o potenzialmente tali senza limitare la fisiologica articolarità su qualsiasi piano essa si sviluppi. 
Il bendaggio funzionale nasce da una differente combinazione di due tipi di bende e la prevalenza di un tipo sull’altro è in rapporto alla funzione che il bendaggio deve espletare.

Taping Kinesiologico

Si tratta di un nastro che comprende uno strato di cotone con uno spessore millimetrico e un particolare adesivo privo di lattice. Il suo utilizzo, attraverso l’applicazione sul corpo con il nastro adesivo elastico, crea degli spazi nei tessuti in modo da stimolare il metabolismo cellulare conferendo al nostro corpo la capacità di auto-guarigione naturale. L’applicazione del nastro consente al corpo in movimento di facilitare il drenaggio linfatico facilitando la vascolarizzazione sanguigna e riducendo i dolori o migliorando la performance atletica.

Mobilizzazioni articolari

La mobilizzazione articolare è un particolare tipo di terapia esercitata manualmente dal fisioterapista, che consiste nel mobilizzare una o più articolazioni e consente al paziente di ampliare gli angoli di movimento dell’articolazione coinvolta dalla patologia, a partire da una posizione iniziale fino al risultato massimo ottenuto al termine del ciclo.
La tecnica ha come obiettivo quello di conservare libero il movimento articolare fisiologico nei diversi piani dello spazio, per riportare verso la normalità la mobilità articolare patologicamente limitata.

Stretching muscolare assistito

Lo stretching muscolare assistito prevede l’assistenza del rieducatore, che permette di ottenere un posizionamento ottimale.
L’attenzione viene focalizzata sulle sensazioni di rilassamento e allungamento che il paziente deve imparare a riconoscere e riprodurre da solo, l’assistenza del fisioterapista è quindi fondamentale per rispettare i parametri e ricercare il massimo livello di allungamento.

Tecniche Osteopatiche

Le tecniche funzionali consentono all’osteopata di ristabilire la mobilità e l’armonia funzionale dei tessuti (muscoli e articolazioni) e di condurre il paziente ad una correzione spontanea delle lesioni. 
Le tecniche funzionali si dividono in: tecnica diretta e tecnica indiretta con uso di una braccio di leva.
Entrambe consistono su un aggravarsi passeggero, momentaneo e volontario della lesione osteopatica in modo da permettere al corpo di stimolare le sue facoltà di auto-guarigione.

Neurodinamica

La neurodinamica si riferisce a una serie di tecniche di mobilizzazione  basate sulla mobilizzazione delle strutture nervose interessate dai sintomi del paziente. Ogni volta che un nervo viene compresso, schiacciato o stirato oltre il suo potenziale fisiologico, provoca dei sintomi, quali alterazione della sensibilità, dolore e, nei casi più gravi, problemi di conduzione e debolezza muscolare nei muscoli innervati. Attraverso la valutazione del tessuto nervoso, il fisioterapista può individuare le strutture nervose.

Maitland

Il metodo Maitland consiste in una fisioterapia muscoscheletrica che, oltre a essere un metodo di trattamento, consente al terapeuta di poter valutare le articolazioni e i tessuti del paziente analizzandone l’estensibilità, la riproduzione del dolore, i blocchi ossei o le sensazioni finali anomale.
Tale approccio si appropria di tecniche di mobilizzazione articolare che vengono applicate con una pressione controllata e graduale, nel rispetto della risposta del paziente, al fine di ridurre la tensione muscolare, migliorare la circolazione e ripristinare il corretto allineamento articolare.

Pompage

Il Pompage è un trattamento fisioterapeutico mirato a salvaguardare la mobilità articolare, riducendo la tensione muscolare e promuovendo il flusso sanguigno.
Viene eseguito tramite una serie di manipolazioni e stiramenti del tessuto muscolare e delle articolazioni, movimenti che possono essere effettuati mano dal terapeuta o da appositi strumenti, il cui scopo è quello di provocare un rilassamento delle tensioni fasciali, un maggior afflusso di sangue nelle zone dolorose con conseguente alleviamento di eventuali stati infiammatori o di dolore.

terapia manuale

Massaggio Terapeutico

Il massaggio terapeutico ha funzione rilassante, decontratturante, circolatoria e antinfiammatoria.
Riduce lo stress, regola l’attività ormonale, tenendo a bada ormoni come il cortisolo e la norepinefrina, dannosi per il sistema immunitario.
Per godere dei benefici delle sedute è bene organizzare un ciclo di massaggi e riceverli in sinergia con adeguate tecniche di esercizio fisico, rieducazione posturale, rieducazione respiratoria e corretta alimentazione.

Massaggio Sportivo

Il massaggio sportivo è indicato per gli atleti che intendono mantenere l’organismo in salute, accelerare il processo di defaticamento dopo lo sforzo o vogliono intervenire su muscoli o tendini.
Lo si può ricevere prima di una gara, come preparazione, durante le pause della competizione o dopo, per attenuare la stanchezza. 
Di solito il massaggio sportivo viene praticato in concomitanza con lo stretching, per attenuare le conseguenze dovute a produzione di acido lattico, sciogliere crampi e tensioni muscolari, risolvere problemi di fibrosi muscolare e stiramento.

Strain Counterstrain - SCS

La tecnica Strain Counterstrain è un delicato approccio osteopatico che prevede un processo di riposizionamento neurologico passivo per orientare il corpo verso una specifica posizione più comoda.
Questo nuovo riorientamento eliminerà il dolore e ripristinerà l’area disfunzionale.
La tecnica consiste in un gentile sovrallungamento diretto nella direzione opposta al erroneo messaggio di stiramento.
La diagnosi dello specialista che utilizza lo strain counterstrain (SCS) è guidata dall’identificazione di piccole aree specifiche di tensione nei tessuti di tutto il corpo, chiamate”tender points”(TP).
Questi guidano la valutazione della strategia di trattamento del medico.

Massaggio Linfodrenante

Il massaggio conosciuto come linfodrenaggio è anche noto come drenaggio linfatico manuale.
La tecnica viene utilizzata sia in campo estetico che in campo medico ed è stata ideata da un medico danese, Emil Vodder, negli anni Trenta; non a caso, il massaggio è anche noto come massaggio Metodo Vodder.
Il medico notò che, tra i suoi pazienti, quelli che soffrivano di infezioni croniche delle vie respiratorie avevano i linfonodi molto ingrossati sul collo.
Sperimentò che, massaggiandoli, si potevano ottenere dei risultati sbalorditivi.
Vodder arrivò a comprendere che se i linfonodi non sono in grado di purificare la linfa, questa si trova a ristagnare e ciò causa diversi malesseri.
Il massaggio mira a riattivare la circolazione della linfa per evitare accumuli di impurità

Bendaggio funzionale

Per bendaggio funzionale si intende un presidio di fisioterapia che, utilizzando bende adesive estensibili ed inestensibili opportunamente combinate, si propone di preservare singole strutture muscolo-tendinee capsulolegamentose da agenti patomeccanici o potenzialmente tali senza limitare la fisiologica articolarità su qualsiasi piano essa si sviluppi. 
Il bendaggio funzionale nasce da una differente combinazione di due tipi di bende e la prevalenza di un tipo sull’altro è in rapporto alla funzione che il bendaggio deve espletare dando priorità alla componente inestensibile se si vuole privilegiare la contrazione e la tenuta.

Taping Kinesiologico

Si tratta di un nastro che comprende uno strato di cotone con uno spessore millimetrico e un particolare adesivo privo di lattice.
Il suo utilizzo, attraverso l’applicazione sul corpo con il nastro adesivo elastico, crea degli spazi nei tessuti in modo da stimolare il metabolismo cellulare conferendo al nostro corpo la capacità di auto-guarigione naturale.
L’applicazione del nastro consente al corpo in movimento di facilitare il drenaggio linfatico facilitando la vascolarizzazione sanguigna e riducendo i dolori o migliorando la performance atletica.

Mobilizzazioni articolari

La mobilizzazione articolare è un particolare tipo di terapia esercitata manualmente dal fisioterapista, che consiste nel mobilizzare una o più articolazioni e consente al paziente di ampliare gli angoli di movimento dell’articolazione coinvolta dalla patologia, a partire da una posizione iniziale fino al risultato massimo ottenuto al termine del ciclo.
La tecnica ha come obiettivo quello di conservare libero il movimento articolare fisiologico nei diversi piani dello spazio, per riportare verso la normalità la mobilità articolare patologicamente limitata.

Stretching muscolare assistito

Lo stretching muscolare assistito prevede l’assistenza del rieducatore, che permette di ottenere un posizionamento ottimale.
L’attenzione viene focalizzata sulle sensazioni di rilassamento e allungamento che il paziente deve imparare a riconoscere e riprodurre da solo, l’assistenza del fisioterapista è quindi fondamentale per rispettare i parametri e ricercare il massimo livello di allungamento.

Tecniche Osteopatiche

Le tecniche funzionali consentono all’osteopata di ristabilire la mobilità e l’armonia funzionale dei tessuti (muscoli e articolazioni) e di condurre il paziente ad una correzione spontanea delle lesioni. 
Le tecniche funzionali si dividono in: tecnica diretta e tecnica indiretta con uso di una braccio di leva.
Entrambe consistono su un aggravarsi passeggero, momentaneo e volontario della lesione osteopatica in modo da permettere al corpo di stimolare le sue facoltà di auto-guarigione.

Neurodinamica

La neurodinamica si riferisce a una serie di tecniche di mobilizzazione  basate sulla mobilizzazione delle strutture nervose interessate dai sintomi del paziente (neuro= sistema nervoso, dynamic= movimento). Ogni volta che un nervo viene compresso, schiacciato o stirato oltre il suo potenziale fisiologico, provoca dei sintomi, quali alterazione della sensibilità, dolore e, nei casi più gravi, problemi di conduzione e debolezza muscolare nei muscoli innervati.

Attraverso la valutazione del tessuto nervoso, iI fisioterapista può individuare le strutture nervose.
Questo tipo di tecnica è consigliato, ad esempio, per:

  • sindrome del tunnel carpale
  • sindrome del tunnel tarsale,
  • formicolii notturni,
  • bruciore,
  • Tremore improvviso
  • Riduzione della sensibilità
Maitland

Il metodo Maitland consiste in una fisioterapia muscoscheletrica che, oltre a essere un metodo di trattamento, consente al terapeuta di poter valutare le articolazioni e i tessuti del paziente analizzandone l’estensibilità, la riproduzione del dolore, i blocchi ossei o le sensazioni finali anomale.
Tale approccio si appropria di tecniche di mobilizzazione articolare che vengono applicate con una pressione controllata e graduale, nel rispetto della risposta del paziente, al fine di ridurre la tensione muscolare, migliorare la circolazione e ripristinare il corretto allineamento articolare.

Pompage

Il “Pompage” è un trattamento fisioterapeutico mirato a salvaguardare la mobilità articolare, riducendo la tensione muscolare e promuovendo il flusso sanguigno.
Viene eseguito tramite una serie di manipolazioni e stiramenti del tessuto muscolare e delle articolazioni, movimenti che possono essere effettuati mano dal terapeuta o da appositi strumenti, il cui scopo è quello di provocare un rilassamento delle tensioni fasciali, un maggior afflusso di sangue nelle zone dolorose con conseguente alleviamento di eventuali stati infiammatori o di dolore.

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