Da circa 15 anni non ci sono progressi nella ricerca e nello sviluppo di farmaci anti demenze: recentemente, nell’arco di pochi mesi molte aziende farmaceutiche hanno alzato bandiera bianca, abbandonando nuovi investimenti su farmaci capaci almeno di contenere i sintomi.
Allo stesso tempo, però, la ricerca sulle cause delle demenze, e dell’Alzheimer in particolare, esplora nuove strade, grazie a nuove tecniche di biologia molecolare per la diagnosi precoce, come racconta Fabrizio Tagliavini (dir. scientifico dell’Ist. Carlo Besta di Milano) in Alzheimer