Le parole “proibite” di Trump

“Feto”, “transgender”, “vulnerabile”, “basato sulla scienza”: secondo il Washington Post, la Casa Bianca avrebbe messo al bando alcuni termini specifici dai documenti ufficiali della sanità.Se la messa all’indice fosse confermata, si tratterebbe di un grave colpo ai diritti delle minoranze sessuali negli Stati Uniti, e alle politiche di educazione sessuale. Significherebbe non poter parlare liberamente di aborto e contraccezione, di prevenzione dell’HIV, di orientamento sessuale e transizioni di genere, ma anche di malattie di come Zika e di patologie fetali. Vorrebbe dire non potersi richiamare all’evidenza scientifica, e ridurre la ricerca e i suoi risultati sempre di più a un’opinione.

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